martedì 18 febbraio 2014

Recensione: The returned di Jason Mott

Buona lettura ^^

Titolo: The returned
Autore: Jason Mott
Editore: Harlequin Mondadori
Pagine: 336
Prezzo: 16,00€
Trama: Per Harold e Lucille Hargrave la vita è stata felice e amara allo stesso tempo, da quando hanno perso il figlio Jacob il giorno del suo ottavo compleanno, nel 1966. In tutti questi anni, si sono adattati a una vita tranquilla, senza di lui, lasciando che il tempo alleviasse il dolore... Finché un giorno Jacob, il loro dolce, prezioso bambino, misteriosamente, ricompare alla loro porta, in carne e ossa. E ha ancora otto anni. Qualcosa di strano sta succedendo... i morti stanno tornando dall’aldilà. Mentre il caos rischia di travolgere il mondo intero, la famiglia Hargrave di nuovo riunita si ritrova al centro di una comunità sull'orlo del collasso, costretta a fare i conti con una realtà nuova quanto misteriosa e con un conflitto che minaccia di sovvertire il significato stesso di genere umano.

Recensione

Romanzo d’esordio di Jason Mott, The returned è arrivato nelle librerie italiane anticipato da tre prequel scaricabili gratuitamente da internet per avere un assaggio di quella che sarebbe stata la storia narrata; io non li ho letti, e forse per questo sono rimasta spiazzata dalla lettura. Avendo a che fare con i redivivi mi aspettavo qualcosa di simile ad un paranormal, forse sarebbe risultato banale visto che comunque i libri sugli zombie non mancano, comunque ingenuamente pensavo che mi sarei ritrovata per la mani qualcosa di più cruento, qualcosa in stile The walking dead per intenderci. Invece così non è stato. Intendiamoci, la storia mi è piaciuta abbastanza, di sicuro è un po’ diversa dal solito perché affronta la questione dei redivivi in maniera più riflessiva, esplorando dettagliatamente le reazioni delle persone coinvolte; se cercate una lettura in cui i protagonisti, di fronte ad un evento straordinario, siano costretti a venire a patti con le loro convinzioni dopo attente riflessioni, questo è il libro che fa per voi. Se seguite Supernatural la storia ricorda molto una puntata della quinta stagione in cui Bobby, pur essendo un cacciatore di demoni, non è disposto ad uccidere la moglie, tornata misteriosamente in vita e apparentemente normale.
I protagonisti del romanzo sono Harold e Lucille Hargrave, una coppia di anziani la cui vita è stata stravolta dalla perdita improvvisa del figlio Jacob negli anni ’60 per uno stupido incidente; la reazione dei due è diametralmente opposta il giorno in cui un agente del Bureau si presenta alla loro porta accompagnato proprio dal piccolo redivivo: Lucille, nonostante i dogmi della religione cui tanto tiene, accantona ogni dubbio per riabbracciare il bambino e stringerlo per assicurarsi di non dovergli dire più addio; Harold è invece profondamente turbato, convinto che i redivivi siano diavoli destinati a tornare da dove sono venuti. Nel corso della narrazione il lettore segue la continua evoluzione delle convinzioni dei protagonisti e della piccola cittadina in cui vivono: non tutti vedono però il ritorno dei redivivi come un miracolo e anzi, molti lo vivono come una vera e propria sciagura; lo stesso governo non riesce a gestire la situazione e si vede costretto a prendere una decisione drastica per cercare di contenere i problemi. La prima metà della storia è più riflessiva mentre verso il finale tutta l’azione repressa si scatena finalmente in un crescendo di emozioni; una cosa che mi è piaciuta molto poi è la presenza di mini capitoli in cui vengono brevemente raccontate le vite di alcuni redivivi e le loro difficoltà nell’ambientarsi nel mondo attuale. Tirando le somme posso dire che, nonostante lo stupore iniziale, la lettura si è rivelata piacevole soprattutto nella parte finale, come dicevo se siete alla ricerca di una storia particolarmente riflessiva ma con qualche (minimo) elemento paranormal questo è il libro che fa per voi.

Fra

1 commento:

  1. La trama mi ha sempre incuriosita ma non mi sono mai decisa ad acquistarlo.. non so cosa ma c'è qualcosa che non mi convince!

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