lunedì 5 agosto 2013

Recensione: Il segno del destino di Robin LaFevers

Buona lettura ^^

Titolo: Il segno del destino
Autore: Robin LaFevers
Editore: Fanucci
Collana: Teens international
Pagine: 464
Prezzo: 12,00€
Trama: Il destino di Ismae è stato scritto ben prima che lei nascesse: la Morte l’ha segnata con una cicatrice, ma questo marchio funesto si rivelerà invece la sua strada per la salvezza. Sarà proprio quella cicatrice a farla ripudiare dal marito, un uomo violento che è stata costretta a sposare. La mano della Morte continua a guidare la ragazza, che fugge da tutto per cercare riparo nel convento di Saint Mortain, dove alcune suore osservano ancora gli antichi riti tradizionali.
Qui viene trasformata in una perfetta assassina; silenziosa, seduttiva e letale, un’ancella della Morte. Presto, Ismae viene inviata alla corte di Bretagna per fare luce sugli intrighi che mettono in pericolo non solo il regno, ma anche la vita della giovane duchessa Anne. Per riuscire nell’impresa, dovrà fare appello a tutto ciò che ha imparato nel convento. Peccato che non le abbiano insegnato come tenere a bada i moti del cuore, e Ismae si ritrova lacerata tra il dovere e l’amore che preme nel suo cuore.

Recensione

Ismae è una ragazza abituata ad essere maltrattata dal padre e dagli abitanti del villaggio a causa delle circostanze particolari che hanno segnato la sua nascita: nel tentativo di interrompere la gravidanza sua madre ha bevuto un veleno, ottenendo però come unico risultato una vistosa cicatrice sulla schiena della neonata. Interpretato come un marchio della morte, il segno ha costretto Ismae a nascondersi alla vista degli altri bambini e, giunta in età da matrimonio, ad accettare il rozzo e violento contadino che le ha imposto il padre. Ma a salvarla da una vita di percosse ci pensa proprio la fattucchiera cui si era rivolta la madre anni prima: Ismae viene condotta al convento di Saint Mortain, dove le ancelle della Morte vengono istruite a riconoscere i segni del dio Mortain e a compiere la sua volontà. Dopo un lungo e complesso addestramento ad Ismae viene finalmente affidato un incarico: dovrà affiancare il freddo Duval nella protezione della duchessa Anne di Bretagna. Riuscirà Ismae a portare a termine il suo compito o la scoperta dell’amore metterà a rischio la vita del regno?

Primo volume della trilogia His Fair Assasin, caratterizzata da protagoniste diverse per ogni libro (Ismae in questo, Sybella nel secondo e Annith nel terzo libro), Il segno del destino si svolge nella Bretagna del XV secolo, in un’epoca segnata dalla superstizione e dalla paura del diverso. L’ambientazione che l’autrice ha ricreato è molto evocativa: i boschi e i campi dell’infanzia di Ismae, la spoglia casa in cui avrebbe dovuto trascorrere il resto della sua vita trasmettono una grande tristezza e consentono di prendere subito in simpatia la sfortunata ragazza, vittima incolpevole dell’ignoranza dell’epoca; il palazzo di Duval e quello della duchessa mostrano invece lo sfarzo tipico degli alloggi nobiliari, vere e proprie magioni sviluppate su diversi piani, suddivise in ali e ricche di arazzi e arredi preziosi. Ismae è una protagonista piacevole da seguire, una ragazza molto timida e riservata ma dotata di grande intelligenza e abilità nell’apprendere le nozioni che le suore del convento insegnano alle future ancelle della morte; nel corso della narrazione Ismae ha la possibilità di maturare grazie ad una serie di vicende crude e agli intrighi di corte, dimostrando di non essere un semplice burattino guidato dal convento ma una ragazza forte, determinata a trovare la sua strada. I personaggi di contorno sono ben caratterizzati, soprattutto la duchessa Anne che nonostante la giovane età dimostra di essere molto matura e di saper anteporre i bisogni del popolo ai suoi; tra gli altri mi sono piaciuti molto Bestia e de Lornay, i due più cari amici di Duval, il primo rozzo ma gentile, il secondo raffinato e altezzoso ma leale e fidato nel momento del bisogno. Infine mi è piaciuto il modo in cui l’autrice ha ideato e spiegato il culto di Mortain, l’ho trovato convincente e soprattutto molto ben sviluppato; questa serie combina diversi generi creando un mix irresistibile, vi assicuro che gli amanti dei romanzi storici, dei romance e del paranormal (molto contenuto in questo caso) non ne rimarranno delusi :)

Fra

1 commento:

  1. Uffa... Ultimamente ho deciso di tentare i "primi volumi di una trilogia" almeno finché non esce un seguito... Ma questo sembra proprio interessante!

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