sabato 2 marzo 2013

Recensione: Nessun indizio di Paul Grossman

Buona lettura ^^

Titolo: Nessun indizio
Autore: Paul Grossman
Editore: TimeCRIME
Pagine: 432
Prezzo: 16,90€
Trama: Berlino, 1929. All'alba del nuovo decennio degli anni Trenta, a pochi anni dall'ascesa al potere di Adolf Hitler, la capitale della Germania attraversa un periodo di inattesa prosperità e rinascita culturale. L'ispettore Willi Kraus della Kriminal Polizei di Berlino, un ebreo tedesco eroe della Prima guerra mondiale, si trova alle prese con un mistero che rischia di gettare nel terrore l'intera città. Un sacco di tela, pieno di ossa bianche e perfettamente pulite, viene ritrovato casualmente all'interno di un cantiere, sbucato da una fognatura ostruita. Tutte le ossa appartengono a bambini, solo maschi. Nessun indizio sembra far luce sull'autore di un crimine così efferato, o sulle sue motivazioni, tranne una vecchia Bibbia, trovata nel sacco, nella quale è cerchiato un passo: Figli dell'ira. Mentre cominciano a manifestarsi i prodromi del più sanguinoso genocidio che la storia ricordi, per tentare di risalire al colpevole e arrestarne la furia omicida che arriva a minacciare la sua stessa famiglia, Willi Kraus si troverà a dover affrontare qualcosa di terribile, sondando i recessi più oscuri dell'animo umano.

Recensione

In una Berlino fremente di attività in vista del nuovo decennio, l’Inspektor della KriPo Willi Kraus fa un macabro ritrovamento: sul fondo di uno scavo in un cantiere viene ritrovato un sacco di iuta contenente ossa, molte ossa umane tenute insieme grazie ad uno strano legaccio, accompagnate da un passo biblico. Colpito dal caso, Willi rimane a dir poco turbato quando questo viene affidato al detective Hans Freksa, classico tedesco dall’aspetto ariano, mentre a lui, inconfondibilmente ebreo, viene assegnato un caso all’apparenza secondario: alcune salsicce avariate hanno provocato una manciata di morti, suscitando il panico nella popolazione. Nonostante la ricerca di irregolarità nel mattatoio più importante della città lo tenga occupato per quasi tutta la durata della giornata, Willi non riesce ad accantonare il pensiero di quelle ossa piccole e bianchissime, del significato nascosto nello strano frammento cartaceo che le accompagnava; convinto che Freksa sia ormai un burattino nelle mani del partito nazista, Willi decide quindi di condurre un’indagine parallela, imbattendosi in alcune scoperte a dir poco agghiaccianti, che arriveranno a mettere in pericolo la sua vita..

Se con il primo romanzo della trilogia Paul Grossman ci racconta un caso del celebre Detektiv Kraus, in questo secondo libro ci riporta qualche anno indietro nel tempo, proprio al caso del Kinderfresser, che ha portato tanta celebrità all’ebreo della KriPo garantendogli anche una certa sicurezza nel periodo pre-nazista.
Grazie all’incredibile attenzione per i dettagli (storici ma non solo), Grossman riesce a ricreare nella mente del lettore quella sensazione di aspettativa per il nuovo decennio,  la consapevolezza di essere ormai vicini ad un cambiamento radicale, le incertezze per il futuro e quel sentimento dolce amaro di fronte all’avvento delle novità e alla contemporanea distruzione di alcuni simboli del passato. La maestria nel narrare l’indagine poi incatena il lettore al libro, questo più che mai si è rivelato essere un romanzo ricco di suspence e colpi di scena: il macabro ritrovamento delle ossa è solo il primo di una serie di eventi particolarmente forti, confesso di essermi sentita quasi a disagio nella lettura di alcuni passaggi particolarmente crudi. Molto interessante poi è stato leggere del primo incontro tra Willi e Kai, il giovane capo degli Apache rossi, forse uno dei personaggi più interessanti della trilogia, con il suo trucco pesante e la sua banda di ragazzi selvaggi; infine anche in questo secondo volume troviamo alcuni personaggi storici, come Goebbels, impegnato a cercare di controllare le indagini della polizia per indirizzarle nella desiderata dal partito. Sono arrivata alla fine della lettura con il forte desiderio di continuare la trilogia, sarà molto difficile riuscire ad aspettare fino alla pubblicazione dell’ultimo volume.

Non posso che consigliare fortemente la lettura di questo libro, non ve ne pentirete!

Fra 

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