domenica 24 marzo 2013

Recensione: Entra nella mia vita di Clara Sanchez

Buona lettura ^^

Titolo: Entra bella mia vita
Autore: Clara Sanchez
Editore: Garzanti
Collana: Narratori Moderni
Pagine: 448
Prezzo: 18,60€
Trama: Madrid. Il sole estivo illumina la casa piena di fiori. È pomeriggio e la piccola Veronica approfitta di un breve momento di solitudine per spiare tra le cose dei genitori. Apre una cartella piena di documenti, e scorge una foto. La estrae con la punta delle dita, come se bruciasse.  Non l'ha mai vista prima. Ritrae una ragazzina poco più grande di lei, con un caschetto biondo, una salopette di jeans e un pallone tra le mani. Veronica è confusa, ma il suo intuito le suggerisce che è meglio non fare domande, non adesso che la mamma è sempre triste.
Anno dopo anno, Veronica si convince sempre più che le discussioni e i malumori in casa sua nascondano qualcosa di cui nessuno vuole parlare. E che l'enigma di quella foto, di quella bambina sconosciuta, c'entri in qualche modo. Ma quando Veronica diventa una donna, decisa e tenace, non può più fare finta di niente. La malattia della madre la costringe a fare i conti con un passato di cui non sa nulla, un passato rubato che la avvicina sempre di più alla bambina misteriosa della fotografia. Ritrovarla è l'unica strada per raggiungere la verità. Una verità che, forse, ha un prezzo troppo alto. E quando Veronica trova la bambina, ormai una donna anche lei, capisce che la strada è tutt'altro che percorsa, che il mistero è tutt'altro che svelato. Ma soprattutto capisce che c'è qualcuno disposto a tutto pur di ostacolarla nella sua ricerca. Non le rimane che affidarsi a sé stessa, al suo intuito e al suo coraggio. Perché districare il groviglio di bugie e manipolazioni sarà molto, molto pericoloso.

Recensione

A soli dieci anni Veronica è già una bambina molto sveglia e attenta a ciò che succede intorno a lei; si rende conto del malessere che attanaglia sua madre ma non riesce a comprenderne la causa, fino a quando un giorno la osserva parlare con l’amica Ana mentre le mostra una fotografia. Incuriosita, Veronica la cerca ovunque ma, trovatala quasi per caso, rimane perplessa: chi è la bambina ritratta, e perché la madre parla sempre di una certa Laura? Passano gli anni e Veronica cresce portando dentro di sé il peso delle domande che ha preferito tacere, lo spettro di Laura è ormai una presenza fissa nella sua famiglia tanto da spingerla ad indagare sull’identità di questa misteriosa bambina. Inizia così un complesso viaggio tra il passato e il presente, tra la famiglia di Veronica e quella di Laura, una ricerca che riaprirà ferite ormai vecchie di decenni e farà luce su un crimine in grado di distruggere per sempre intere famiglie..

Prendendo spunto da una serie di crimini realmente accaduti, Clara Sanchez racconta attraverso il suo ultimo romanzo come la scomparsa di un figlio possa letteralmente distruggere la sanità mentale di una madre e minare il fragile equilibrio famigliare. La famiglia di Veronica può considerarsi la famiglia tipo, composta da genitori che lavorano e due figli adolescenti; eppure dietro la facciata di apparente normalità viene celato un segreto, più che altro un sospetto dato che non sono disponibili prove a favore della tesi del rapimento della neonata, solo la certezza di Betty di aver sentito la bambina muoversi, di averla sentita piangere. L’ossessione del complotto ha lentamente ma inesorabilmente consumato la forza di vivere della donna, divorandola dall’interno e minandone la salute in maniera irreversibile; ed è proprio la certezza della madre a spingere Veronica a scavare sempre più a fondo, ricorrendo ad ogni mezzo pur di arrivare alla verità. Mi è piaciuto il suo personaggio, la sua forza di volontà e il suo coraggio, la sua capacità di cavarsela in ogni situazione è ammirevole così come il suo desiderio di fare luce sul mistero che tanto ha turbato sua madre e che ora sembra turbare lei allo stesso modo. Meno riuscito è il personaggio di Laura, nonostante la narrazione alterni i punti di vista delle due ragazze non sono riuscita a provare per lei la stessa empatia provata per Veronica, mi è sembrata troppo ingenua e decisamente troppo debole; altro aspetto non particolarmente riuscito è la facilità con cui certi pezzi del puzzle sono andati al loro posto, per usare le parole dell’autrice: va bene sapersi destreggiare in situazioni difficili, ma il modo in cui alcune di queste si sono risolte è a dir poco irrealistico.

Resta comunque una lettura piacevole, credo che proverò a leggere anche gli altri romanzi dell’autrice :)

Fra

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