mercoledì 4 luglio 2012

Recensione: Il settimo sacramento di David Hewson

Buona lettura! ^^

Titolo: Il settimo sacramento
Autore: David Hewson
Editore: TimeCRIME
Pagine: 536
Prezzo: 10,00€
Trama: Roma. Durante un’estate torrida un bambino di sette anni, Alessio Bramante, figlio di un celebre professore di archeologia, scompare misteriosamente nelle catacombe che tagliano le viscere della città. L’uomo indagato per il supposto omicidio del bambino viene inspiegabilmente lasciato alla mercé della furia del padre di Alessio, che lo uccide senza esitazione: il solo ad andare in carcere, per un amaro scherzo del destino, sarà dunque Giorgio Bramante. Quattordici anni dopo qualcuno aggredisce Leo Falcone, collega dell’ispettore Nic Costa, che all’epoca aveva lavorato al caso senza riuscire a risolverlo. Bramante, nel frattempo, viene rilasciato, mentre in prossimità di Castel Sant’Angelo, all’interno di un museo dedicato alle anime del Purgatorio, viene rinvenuta una maglietta appartenuta al piccolo Alessio. Sulla stoffa, incredibilmente, vi sono tracce fresche di sangue. Ben presto, Costa e i suoi collaboratori si trovano a dover risolvere un atroce mistero legato all’antico culto di Mitra, e a una vendetta che sembra non essersi ancora pienamente consumata...

Recensione

La squadra di Nic Costa, reduce da un caso molto difficile, non ha tempo per riposarsi; l’ispettore Falcone viene aggredito da un uomo col volto coperto, ma che è comunque riuscito a riconoscere: si tratta di Giorgio Bramante, un fantasma del passato di Falcone tornato per concludere ciò per cui era stato arrestato. Archeologo e docente universitario, una mattina Bramante era sceso in una grotta insieme al figlio Alessio, di cui da quel momento non si è più saputo nulla; gli unici sospetti all’epoca erano caduti su un gruppo di studenti, anche loro all’interno degli antichi tunnell sotterranei, ma per un tragico errore non sono mai stati condannati. Uscito finalmente di prigione, Bramante sembra intenzionato a farsi giustizia da solo, e l’ultima nome della sua lista è proprio quello di Falcone. Il caso del piccolo Alessio viene così riaperto, in un’avvincenta lotta contro il tempo Nic Costa dovrà scoprire cosa accadde realmente in quella grotta e che fine abbia fatto il bambino..

La tragica storia di un genitore incapace di accettare la perdita del figlio e disposto a tutto pur di avere la sua vendetta; un grande mistero collegato all’antico culto di Mitra la cui soluzione si nasconde proprio sotto le strade della capitale. Il settimo sacramento si svolge su due linee temporali: mentre le indagini di Costa si concentrano sul ritrovamento di Bramante, il lettore ha la possibilità di rivivere ciò che accadde all’origine di tutta la vicenda, il giorno in cui Alessio Bramante scomparve nel nulla. La soluzione del caso sembra sfuggire tra le dita degli investigatori, Bramante è sempre un passo davanti a loro e sembra irraggiungibile; eppure alcuni dettagli portano la squadra sulla giusta pista e, con un po’ di fortuna, Costa e i suoi riusciranno a trovare il bandolo della matassa. Il fatto di alternare ai capitoli ambientati nel presente quelli ambientati nel passato infittisce chiaramente la trama, regalando al lettore nuovi indizi e nuovi personaggi di cui sospettare, tuttavia la lettura ne risulta un po’ spezzata.
Altro dettaglio, in certi passaggi viene richiamato il precedente caso su cui la squadra ha lavorato; non è che sia collegato al caso di Bramante, anzi, però credo che se avessi letto il precedente libro sarei riuscita ad ambientarmi meglio e a capire bene le dinamiche del gruppo. 
Comunque, mi è piaciuto molto questo thriller specialmente per la sua componente archeologica e storica, se siete amanti di questo mix di generi allora ve lo consiglio caldamente :)

Fra

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